SIA CHE VINCI, SIA CHE PERDI, SORRIDI

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La recente vittoria di Jannik Sinner all’Australian Open, ha creato un vasto effetto mediatico.  Festeggiamo tutti per questo giovane campione, nel percorso che ha fatto per raggiungere questo obiettivo, riconoscendo in lui qualità tecniche e umane.                                                                                      

Come tutti i grandi campioni, Sinner ha un team di persone vicine che lo aiutano a raggiungere questi grandi risultati. Una di queste si chiama Darren Cahill, ex tennista e coach dall’estate 2022 a fianco di Simone Vagnozzi anch’egli ex tennista che fin dal suo arrivo ha lavorato sul repertorio tecnico.

Uno dei principi filosofici di Cahill è il seguente; “Sia che vinci, sia che perdi, sorridi”.

Altro principio è “Ascoltare, resilienza ed evolversi”.

Che attinenza ha tutto ciò con la leadership?

A mio avviso ce ne sono molte. Ognuno di noi ha il suo “campionato” e le sue sfide ogni giorno.

Il gioco della vita richiede, se vogliamo raggiungere i nostri obiettivi, “saper ascoltare, avere resilienza (capacità di far fronte allo stress e alle avversità uscendone rafforzati) ed evolversi, quindi trasformarsi e progredire gradualmente verso ciò che noi vogliamo essere.

Le sconfitte sono inevitabili a qualsiasi livello ed in qualsiasi campo, ma la crescita come atleta, imprenditore, manager o chiunque abbia obiettivi o sfide davanti a sé, dipende dal modo in cui le si affrontano.

Anche se il sapore della vittoria è indubbiamente più dolce, è grazie alle sconfitte che si riesce a diventare leader e persone migliori.

Per riuscirci, però, è importante saper gestire gli insuccessi, evitando che si trasformino in freni che ostacolano il processo di crescita. Dobbiamo evitare di chiuderci e “dialogare” con noi stessi, questa quasi inevitabile condizione quando si è affranti, ci porta nell’incapacità di fare scelte positive ed il più delle volte facciamo scelte sbagliate e peggioriamo la situazione.                

ESSERE MIGLIORI.

Diversamente da quel che si può pensare, affrontare una sconfitta con l’atteggiamento giusto (“Sia che vinci, sia che perdi, sorridi”) serve per trovare nuovo slancio per dare il massimo.

Cahill evidenzia che il “tennis è uno sport individuale, il tennista è solo in campo e si trova a dialogare con se stesso, ma ciò non è sempre piacevole e di successo.

Questa “solitudine” la si trova spesso anche nell’imprenditore, egli è consapevole che le scelte decisionali di oggi possono influire positivamente o negativamente sul futuro personale ed aziendale.

Le strade per l’apprendimento di tecniche sportive per un atleta o di conoscenza manageriale per un imprenditore, costituiscono la costruzione di una struttura di consapevolezza che permette di rimanere stabili e vedere il lato positivo di ciò che si pianifica e si realizza.

Questi insegnamenti hanno un ruolo chiave nel raggiungere il successo sia sportivo che imprenditoriale e nel diventare persone migliori.

Quanto osservato evidenzia che la differenza tra ciò che facciamo nella vita, nel lavoro o su un campo sportivo è minima.

Senza vittimismo, ma con positività e rinnovata motivazione, bisogna lavorare con la consapevolezza che si hanno sempre margini di miglioramento.

Piccoli successi aiutano infatti a mantenere alta la motivazione senza troppi sforzi.

Allenarsi con spirito positivo è fondamentale per migliorare la performance.

L’incontro del 21 febbraio sarà un “allenamento” per essere leader nella propria professione, gruppo o nella vita.

Non dobbiamo dimenticare che il nostro benessere influenza non solo il nostro gruppo di lavoro ma soprattutto il nostro prossimo.

Creiamo nelle nostre attività un’atmosfera di sorrisi, di serenità e di divertimento, ne saremo ripagati lautamente. L.G.

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